Pole Pole

Un ristorante tra murature antiche e palette pop, dove l’ironia incontra il design narrativo

Tra le pietre vive del centro storico di Molfetta prende forma Pole Pole: un luogo dal ritmo lento, surreale, che mescola riferimenti tropicali, cromie vintage e architettura pugliese.

Il nome, “Pole Pole”, prende ispirazione dallo swahili e invita a rallentare, ad assaporare ogni dettaglio visivo e gastronomico. L’interior design è una dichiarazione d’intenti: ambienti voltati in tufo locale dialogano con rivestimenti squadrati in stile piastrelle da piscina, tonalità sature e composizioni grafiche dal sapore cinematografico.

Le pareti sono animate da murales site-specific firmati da Viola Gesmundo, illustratrice e muralista pugliese, che dà corpo a una narrazione visiva ironica, quasi fumettistica, tra icone retrò e simbologie pop. Completano il racconto le decorazioni in ceramica di Piattini d’Avanguardia, piccoli oggetti illustrati che diventano installazioni d’autore, sospese tra arte e ironia.

Il progetto integra arredi disegnati su misura, sedute imbottite con geometrie tonde, pannelli color block e dettagli cromati. Le palette si muovono tra blu polvere, verde chartreuse, senape e accenti di rosso corallo, a richiamare lo stile di Wes Anderson, riletto in chiave mediterranea.

L’illuminazione gioca con volumi bombati e riflessi opachi. Le scritte luminose ispirate alle insegne anni ’60, i banconi rivestiti in ottone e le grafiche stampate a muro contribuiscono a creare una scenografia immersiva, che trascende la funzione del locale e lo trasforma in un set.

Pole Pole è un contenitore narrativo: un ristorante che racconta storie, tra convivialità e visione estetica.

Tipologia: Commerciale
Progetto: arch. Serena L. Rosato - Diorama
Area: 200
Anno: 2023
Luogo: Molfetta (Ba)
Fotografia: Gaetano Gordano
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